(Vienna 1882-Oxford 1945).
Opere principali: Sociologia empirica, Proposizioni protocollari, L'uomo in
formazione, Fisicalismo.
Neurath, sociologo simpatizzante marxista, fu tra i fondatori del Circolo di
Vienna ed, insieme a Carnap e Hahn partecipo' alla stesura del Manifesto del
Circolo stesso.
Secondo Neurath le asserzioni osservative non hanno a che fare con con dati
sensoriali ma con oggetti fisici. Da ciò nasce il termine di Fisicalismo.
Neurath assume, come forma generale delle proposizioni del liguaggio, il
"linguaggio della fisica".
Un enunciato è vero quando si può tradurre in una proposizione la quale
affermi che un certo avvenimento si è prodotto in un dato luogo e in un dato
tempo.
Il fisicalismo è intollerante nei confronti di ogni traccia di metafisica.
Qualunque termine che non si riferisca a fenomeni fisici ben precisi "non ha
senso".
Ogni enunciato scientifico è logico o fisico, equivalente ad un enunciato che
asserisce che in quel momento e in quel luogo tale avvenimento si è prodotto.
Neurath precisa che un enunciato protocollare deve contenere il nome
dell'osservatore, infatti ci dice: "perche' una proposizione protocollare
sia completa e' fondamentale che vi appaia un nome proprio di persona.
Enunciati incompleti come: "[...] adesso sul tavolo vi è un dado rosso ", sono
mancanti di un soggetto che osserva."(1932).
Secondo Neurath inoltre, gli enunciati protocollari sono soggetti a correzione
ed eliminazione.
Infatti: "se la scienza unificata si preoccupa della costruzione di sistemi
privi di contraddizioni, quando ci si presenta una nuova proposizione ne
controlliamo la rispondenza al sistema adottato e, se "vera", la accettiamo
altrimenti la eliminiamo.
Non si tratta di confrontare un enunciato con la "realta'" per provare che è
vero, ma di confrontare un enunciato con un sistema di altri enunciati.
In conclusione secondo Neurath la verifica di una affermazione può essere
compiuta solo in termini linguistici.