Il modello
Il
modello in scala 1/35 è di
produzione ITALERI, e rappresenta l'equipaggio di un semovente Ansaldo M75/18 in
sosta nel deserto.Progettato dalla Ansaldo Fossati alla fine 1940, eseguì le
prove di tiro all'inizio del 1941 e dati gli ottimi risultati, entrò
immediatamente in produzione per un totale di 250 esemplari alla data
dell'armistizio (8 settembre 1943). Lo scafo era quello del carro armato M13 e
M14 il quale, con l'abolizione della torretta, aveva migliorato le prestazioni,
soprattutto, è ovvio, riguardo alla velocità che passava da 30 a 35 Km/h per lo
scafo M13/40 e da 32 a 38 Km/h per il tipo M14/41. In casamatta montava un obice
da 75 mm dal tiro molto teso ed efficace, munito inoltre di freno di bocca
(realizzazione e scoperta, questa, esclusivamente italiana) che permetteva di
ridurre a un terzo il rinculo del pezzo all'interno della camera di
combattimento: esso poteva essere brandeggiato per 40° ma in pratica il settore
di tiro era di 360° poichè l'eccellente mobilità del mezzo permetteva, con le
leve di comando e a veicolo in movimento, di orientare il puntamento in ogni
direzione; l'elevazione andava da -12° a +22°; la protezione del veicolo era
infine completata da una Breda 38 da 8 mm controaerei.
Dopo una prima breve partecipazione
nella battaglia di Bir Hacheim, gli arrivi sempre più massicci dall'Italia
misero il semovente in condizioni di partecipare attivamente all'ultima grande
avanzata del DAK verso Alessandria.Ad El Alamein fu l'olocausto; gli artiglieri
del DLIV e DLVI gruppo combatterono aspramente attorno alle quote 34 e 33 e il
giorno 30 di ottobre 1942, dopo aver caricato 100 colpi su ciascun semovente,
per l'ultima battaglia (il che significava la bellezza di 7 tonnellate di
esplosivo per veicolo) attaccarono fino all'ultimo mezzo in grado di manovrare:
quindi cessarono di esistere come unità organiche.
Gli ultimi due semoventi del DLIV gruppo difesero, in piena ritirata ormai, la
ridotta Capuzzo, il giorno 9 e qui furono distrutti. Intanto il V e VI gruppo
del 132° Ariete, con 12 semoventi, nella notte tra il 4 e il 5 novembre,
venivano completamente annientati, insieme a tutta l'Ariete fino ad allora
rimasta in retroguardia, poco lontano da Bir El Abd, nel tentativo di arginare
intere brigate corazzate nemiche da cui erano stati attaccati.